martedì 1 marzo 2016

Il cuore d’artista di Noemi: coraggioso, ribelle, umano.

Cuore d'artista è uno di quei dischi che non sono semplicemente dischi. È una scatola che si apre, piena di tanti oggetti preziosi, che fanno sorridere, piangere, ricordare: fanno commuovere. Ogni canzone è speciale, racconta una storia, e trova un suo spazio ideale nella scatola. 


Noemi - Cuore d'artista

La borsa di una donna racconta il segreto mondo di una donna (ma non solo) che per troppo tempo è rimasta disconnessa da se stessa e dal suo presente. Una donna che rinasce grazie a "un vento che spazza le nuvole e che si porta via gli inverni, la polvere, i dubbi e i miracoli". L’arrangiamento è impreziosito da archi che guidano l’ascoltatore in un vortice di emozioni pian piano che Noemi rivela gli oggetti che riempiono la borsa di una donna, oggetti di cui a volte è impossibile liberarsi.

Fammi respirare dai tuoi occhi è la consapevolezza che la vita, in due, è un viaggio molto meno complicato che in solitaria: "Anche quando dai miei occhi perdo fiato e sono grigi, riesci sempre a darmi aria, basta solo che mi guardi". Sangiorgi scrive per Noemi una canzone uptempo che profuma di singolo estivo.

Con Amen il disco si addentra in abissi più cupi: le prime note di pianoforte trasmettono quasi inquietudine, ma sono presto interrotte da una più scanzonata chitarra acustica che la fa da padrona per la prima strofa. Con lo stesso senso di inquietudine si chiude il brano: "Siamo figli della stessa terra e siamo in guerra". Una preghiera rivolta a tutti, prima di tutto a se stessi, per cercare di recuperare la nostra umanità.

Devi essere forte riprende dove Amen ha lasciato: “Non avere paura di respirare arie che ti aprono verso mondi più segreti e dentro il nettare di quei mondi il futuro”. Un invito ad agire in prima persona per cambiarsi e migliorare. La penna è quella ispirata di Gerardo Pulli e l’arrangiamento è quello che più di tutti richiama Made In London, con cori, pianoforte e batterie che incalzano.

Idealista! in realtà è un ritratto della vita piuttosto reale e disilluso: “Stai fedele come un cane e intanto a quelli là non gliene frega un cazzo di te”. Diverte e fa venire voglia di muoversi questo pezzo scritto da Fossati che sottolinea l’importanza di fidarsi sempre del proprio istinto, paragonato ad un cane che abbaia per metterci in guardia.

I love you con il suo ritmo trascinato racchiude tutti gli ascolti blues dell’artista romana. È infatti l’unica canzone scritta da lei. “Mi sembra così strano sentirmi dire io ti amo”: dopo tante battaglie è quasi difficile accettare l’amore di qualcuno. Una canzone speciale per le sue sonorità, sonorità che solo una voce come quella di Noemi può permettersi di vestire con tanta credibilità.

Mentre aspetto che ritorni è un quadro tanto è evocativa. Due persone su un treno dove il tempo scorre e dal finestrino si può guardare il passato, fino a quando “la notte che sta per cadere sorprende a dimenticare” e la vita può ricominciare. Questa bellissima canzone d’amore è un singolo che ha tutte le carte in regola per diventare un successo.

Devi soltanto esistere è esplosiva: “Devi soltanto esistere, il resto più non conta, fidati dai, sarò quello che vuoi!”. La canzone più rock del disco che promette, in tour, tanti salti e tanta voglia di cantare a squarciagola.

Veronica guarda il mare è l’ultimo oggetto della scatola, ed uno dei più preziosi. È una domanda che tutti ci siamo fatti: che senso ha la vita se un giorno finirà? Le impronte saranno cancellate dal vento, anche il mare immenso finisce, e l’orizzonte, e l’amore… “Lei non sa bene se nuotare o lasciarsi andare”. La canzone continua ad esplorare questo dubbio, combattere o abbandonarsi?, fino a quando non si arriva all’ultima frase del disco: “Lei non si arrenderà, perché lei adesso…

E quel perché non importa nemmeno poi così tanto: l’importante è non arrendersi. Un disco che restituisce una visione grigia della nostra realtà: una visione che può essere luminosa se si ha qualcuno al proprio fianco e una realtà che, in fondo, può essere cambiata. Gli arrangiamenti curati da Celso Valli riescono a esaltare ogni sfumatura della voce di Noemi impegnata in questo disco a recitare testi importanti. Un album molto suonato che chiede di essere cantato a tutto volume nei teatri e nelle piazze.
Canzoni che non si limitano a rimanere in superficie, nelle orecchie, ma che si preoccupano di scavare in fondo, alla ricerca di quel cuore d’artista che si nasconde dentro ognuno di noi: un cuore coraggioso, ribelle, umano.

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