martedì 17 luglio 2012

{Pubblicità} "Oltre il buio" di Alberto Petrosino


Ho comprato questo romanzo un po' a scatola chiusa, non sapevo cosa aspettarmi. E, in effetti, quello che mi sono ritrovato a leggere è un qualcosa che probabilmente non avrei mai immaginato. La prima cosa che mi sono chiesto dopo aver finito il libro è stata perché facesse parte di una collana "young adults". Perché fa parte di un progetto chiamato "piccoli sognatori"? Non credo che il target più adatto a questo libro siano i ragazzini, tutt'altro è un romanzo che, a mio modesto parere, richiede un certo livello di consapevolezza e maturità.


Veniamo alla storia: Eva, la ragazza attraverso cui viviamo questa storia, si risveglia immersa nel buio senza un minimo ricordo. Non può neanche muoversi. Ha la sensazione di non esistere, se non fosse per la mano di Seth - anche lui svegliatosi senza ricordo nel buio, accanto a lei - che stringe la sua. Quel calore la fa sentire più viva di ogni altra cosa. Insieme a loro si trovano altri due ragazzi, Moan e Leo. Essendo tutti disperati decidono di seguire il consiglio di Seth ed ognuno di loro racconta una storia a voce alta sperando che aiuti loro a ricordare qualcosa. Dirvi di più sulla trama sarebbe inutile e rischierei di rivelarvi troppo. Posso anticiparvi che il finale è assolutamente qualcosa di inaspettato e dubito che qualcuno possa anche solo vagamente intuirlo. Mi ha spiazzato completamente. 
La lettura procede senza intoppi (l'ho comprato solamente ieri pomeriggio e sono già qui a scriverne una recensione) e, personalmente, si fa ancora più interessante quando Moan racconta la sua storia: una rivisitazione molto originale della storia del Titanic.
"Oltre il buio" è un romanzo particolare e sin dalle prime pagine si può intuire che è stato costruito attorno al tema della morte che viene considerata nelle sue diverse sfaccettature. Crudele, violenta, dolce, liberatoria... giunto alla fine però sono rimasto un po' confuso, ad essere sincero. Cosa vuole dirci l'autore? Soprattutto: vuole dirci qualcosa in particolare o semplicemente farci rendere conto che davanti a una domanda così grande non c'è alcuna risposta? Probabilmente ognuno darà a questo romanzo una sua personale interpretazione e io, da umile lettore, do la mia. Credo che il senso del libro sia racchiuso in questo breve dialogo tra la vita e la morte:

"Da quanto tempo lo costringi a tale agonia solo per soddisfare un mero desiderio di rivalsa? Questa è vita?"

"Sì, anche questa è vita."
"Allora, sorella cara, sia benedetto il mio abbraccio, che rapisce alla crudeltà dei tuoi capricci questa creatura innocente."

"Sapevo che non avresti compreso, ma adesso conosci l'amore, e ogni tuo futuro bacio verrà donato con una nuova consapevolezza."

La vita per quanto possa apparire ingiusta, difficile, a volte impossibile... per quanto a volte possa anche non sembrare vita... è sempre degna di essere vissuta.

Valutazione: 3.5/5
Lettura consigliata? Sì

giovedì 12 luglio 2012

{Pubblicità} In viaggio con te - Nadia Boccacci



"In viaggio con te" non è altro che la storia di una grande amicizia. Definirla semplicemente grande è poco, poiché è l'amicizia vera, quella per la pelle, sincera, che non ha mai bisogno di troppe parole, che non si mette mai in discussione, che è per sempre. 



Sin dalle prime pagine conosciamo il triste destino di Linda, l'amica di Valeria - protagonista della storia -, che la porterà a morire alla tenera età di ventitré anni. Benché la storia non possa essere considerata delle più originali sotto il punto di vista della trama, originale è il modo che Nadia Boccacci sceglie per raccontarcela. E' come un flusso di coscienza lungo 148 pagine in cui il presente si alterna al passato. Non c'è un accadere lineare, siamo trascinati da un'emozione a quella contrastante nel giro di pochi secondi. La storia è divisa in capitoli di "Luce" in cui Valeria, ormai anziana, ricostruisce il suo rapporto con Linda, e di "Ombra" dove il presagio di morte è una costante. Ciò che mi ha colpito più di tutto è stato, alla fine del libro, il vedere la scritta "Luce" come titolo ad un capitolo che parla del presente, dopo la morte di Linda. Questo è il messaggio di grande speranza che affiora nella coscienza del lettore alla fine della storia. Speranza. La vita è fatta di alti e bassi e spesso quando sprofondiamo è difficile riuscire a vedere la luce in superficie, ma c'è. Basta solo del tempo per accorgersene. 

Valutazione: 4/5
Lettura consigliata? Sì

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