lunedì 18 giugno 2012

Intervistato da "Passione Libri"

"Passione libri" ha deciso di aprire proprio con la mia il ciclo di interviste estive!
Vi lascio il link CLICCA QUI e un estratto dall'intervista:

[...] R - Come vivrebbe Mathieu nel delicato momento che stiamo attraversando?
M - Per quanto Mathieu sia cresciuto durante quest’avventura rimane sempre un bambino e probabilmente per lui sarebbe difficile comprendere quanto effettivamente sia delicato questo momento. Ogni giorno ormai si sente parlare di crisi economica, ma un bambino cosa può saperne di queste cose? L’unica cosa di cui potrà accorgersi al massimo è che, a fine mese, avrà qualche giocattolo in meno del solito. A rendere ancora più delicato questo momento nell’ultimo periodo ci ha pensato il terremoto ed anche riguardo a questo credo che un bambino non riesca a dare il giusto peso. Capirebbe sicuramente che è un pericolo nel momento in cui tutto trema, ma alle lunghe forse finirebbe per prenderla come un gioco. Ciò da cui verrebbe più colpito è sicuramente la povertà di fantasia e valori che ultimamente dilaga nella nostra società. Tutta l’avventura che Mathieu vive alla fine non è altro che un lunghissimo viaggio nel mondo della fantasia. Oggi un bambino pretende di avere la sua cameretta sommersa di giochi, videogames e tanto altro, e anche allora sarà comunque annoiato. A volte bisognerebbe pretendere di meno e accontentarsi di più. Riporto qui un pensiero del piccolo Mathieu che si trova all’interno del libro: “E mentre piovevano lacrime dal viso, pensavo che, se per assurdo, tutti avessero un paio di occhi per vedere un po' di fantasia in questo mondo, allora questo mondo sarebbe perfetto.”

Per “povertà di valori” invece potrei fare riferimento ad episodi che, nella mia vita da ragazzo, mi capita di vedere con i miei stessi occhi. Ormai ubriacarsi fino al vomito è diventato una routine e fumarsi una canna per cercare lo sballo è più normale che non farlo. Mathieu è un bambino e ancora queste cose non potrebbe provarle, ma sono sicuro che, conoscendo il valore della vita, non si farebbe mai trasportare dalla massa e mai metterebbe in pericolo la sua salute volontariamente.
Mathieu credo che in un certo senso sia una persona diversa dal solito, un po’ come lo sono io. Spesso le persone come noi rischiano di sentirsi fuori luogo in alcune situazioni, ma non per questo ci facciamo abbattere. Siamo persone un po’ diverse, ma non le uniche. Ce ne sono altre in giro per il mondo, quindi sicuramente prima o poi nella vita arriverà un luogo che sapremo essere nostro. Fino ad allora l’importante è non perdere mai di vista quello che siamo veramente perché finché avremo noi stessi non saremo mai soli veramente. [...]

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